Miscela Riequilibrante

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Una passeggiata rigenerante in un bosco di abeti bianchi respirando un intenso profumo balsamico, fresco e resinoso. La luce solare filtra tra i rami creando un’atmosfera raccolta e quasi mistica, una vera e propria cattedrale naturale. Un’esperienza olfattiva stimolante, energetica e riequilibrante che si arricchisce delle note balsamiche e dolci dell’olio essenziale di pino mugo.

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ABETE BIANCO

Profilo Botanico

Il nome botanico dell’Abete bianco è Abies alba Mill. Si tratta di una conifera che fa parte della famiglia delle Pinaceae ed ha origine nelle regioni montuose dell’Europa settentrionale. Viene coltivato prevalentemente in Svizzera, Polonia, Germania, Francia, Austria e Balcani. L’olio essenziale deriva dalla distillazione in corrente di vapore delle foglie e dei giovani rami ed è costituito in prevalenza da pinene, limonene (monoterpeni), acetato di bornile (esteri terpenici). È caratterizzato da un aroma balsamico, fresco, dolce, resinoso e da un colore giallo chiaro o incolore. Il suo profilo energetico è yang-yin e nella simbologia planetaria richiama il Sole, Saturno e la Luna.

Descrizione della pianta, particolarità e uso popolare

L’abete bianco è un albero sempreverde maestoso, slanciato e longevo (può vivere fino a 300 anni). Data la sua notevole altezza (può raggiungere i 50-60 metri) è soprannominato “il principe dei boschi”. Presenta regolare forma piramidale, corteccia bianco argentea e rami che crescono orizzontalmente rispetto al tronco. Le foglie sono grossi aghi lucenti di colore verde scuro nel lato superiore e con due caratteristiche linee parallele bianche nel lato inferiore. Contrariamente all’abete rosso, i suoi aghi hanno punta arrotondata che non punge.

L’abete bianco vegeta in zone montane difficili, poco ospitali, preferibilmente ombreggiate. Le sue grandi e profonde radici ostacolano l’erosione del suolo e gli smottamenti, favoriscono la capacità di assorbimento idrico del terreno e la stabilità dei boschi contro le calamità naturali.

Per gli antichi Greci l’abete bianco era albero sacro alla Luna, ovvero la dea Artemide, protettrice delle nascite. Per i Celti l’abete bianco era “l’Albero delle nascite” e veniva consacrato al giorno della nascita del Fanciullo divino, giorno che seguiva al solstizio d’inverno. Il legame tra albero e solstizio è documentato anche nei paesi scandinavi e germanici, dove nel Medioevo ci si recava in un bosco prima delle feste solstiziali a tagliare un abete, che poi veniva portato a casa e decorato con ghirlande, assumendo il significato di “albero di luce”. Nei paesi latini l’abete natalizio penetrò molto tardi a rappresentare il simbolo di Cristo come Albero della vita.

Nella tradizione erboristica popolare trova impiego soprattutto nel trattamento di disturbi respiratori e affezioni muscolari e reumatiche. L’olio essenziale viene utilizzato in aromaterapia ed è presente in numerosi rimedi per la tosse e per il raffreddore, oltre che in medicamenti antireumatici. Trova impiego anche in deodoranti, spray per ambienti, bagnoschiuma, saponi e profumi.

PINO MUGO

Profilo Botanico

Il nome botanico del Pino mugo è Pinus mugo Turra ssp. mugo Zenanri. Si tratta di una pianta che fa parte della famiglia delle Pinaceae ed ha origine nelle regioni montuose dell’Europa centrale e meridionale. Viene prodotto prevalentemente in Austria, ex Iugoslavia, Danimarca e Italia.

L’olio essenziale deriva dalla distillazione in corrente di vapore delle foglie e dei giovani rami ed è costituito in prevalenza da δ-3-carene (20%), β-fellandrene, α-pinene, mircene, β-pinene, limonene, β-cariofillene, acetato di bornile. Queste molecole conferiscono all’olio un profilo olfattivo unico, fresco, balsamico, dolce, tipico degli ambienti boschivi.

Descrizione della pianta, particolarità e uso popolare

Il Pino Mugo, chiamato anche “pino pumilio” e “pino montano”, è un arbusto sempreverde aghifoglie del genere Pinus alto da 2 a 5 metri. È il pino più piccolo che esista allo stato spontaneo e per questo motivo è chiamato anche “pino nano”. Ha un portamento cespuglioso con rami sdraiati, corteccia grigio-bruna e foglie aghiformi e robuste di colore verde scuro. 
La fioritura avviene ad aprile-maggio e porta alla formazione degli strobili (coni o pigne) di forma conico-ovoidale contenenti dei piccoli semi scuri con un’ala membranosa che li fa volare lontano. Il suo habitat preferito è a quota 1500-2300 metri.

Si tratta di un albero protetto e sfruttabile solo in alcuni periodi dell’anno in maniera regolata.

La mitologia greca descrive il Pino come la pianta eterna dalla linfa benefica che sgorga dalle incisioni della sua corteccia, motivo per cui la resina veniva impiegata durante le cerimonie sacre.

Il legno del Pino mugo, di media durezza ma elastico, viene utilizzato per ricavare utensili da cucina e per cerchiare le botti. La sua resina viene impiegata nella preparazione di linimenti utili nelle forme reumatiche e nelle affezioni polmonari.

L’olio essenziale viene usato come aromatizzante in preparazioni farmaceutiche per tosse, raffreddore, congestione nasale, e in linimenti analgesici. E’ impiegato come componente di fragranza in saponi, prodotti per l’igiene personale, prodotti per il bagno e profumi, nonché nell’industria alimentare per molti generi alimentari, alcolici e bibite analcoliche.


 
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