Stanchezza e affaticamento

 
 
 
 
 

Tonici naturali per contrastare stanchezza e affaticamento

Quando si parla di stanchezza e mancanza di energia, ci possono venire in aiuto piante ad azione tonica in grado di fornire un supplemento di energia all’organismo, aumentandone la resistenza e riducendo gli effetti dello stress.

Nella categoria dei tonici rientrano sia gli adattogeni che gli stimolanti.

Gli adattogeni sono sostanze di origine naturale in grado di aumentare la capacità di resistenza dell’organismo a qualsiasi stimolo fisico e psichico. Innalzano lo stato di efficienza psico-fisica ed accelerano il recupero dell’organismo in caso di stress.

Gli stimolanti invece garantiscono un pronto recupero delle energie perché capaci di “prelevare” l’energia dell’organismo rendendola immediatamente disponibile.

Gli stimolanti andrebbero usati per brevi periodi di tempo e possibilmente associati in sinergia con gli adattogeni, capaci di rigenerare le risorse dell’organismo.

ADATTOGENI

Tra i veri rimedi adattogeni, il principale è il Ginseng (Panax ginseng C.A. Meyer) capace di migliorare l’efficienza fisica e mentale che si concretizza in: aumento della capacità di assorbimento dell’ossigeno, diminuzione del senso di fatica e aumento della velocità di recupero dopo uno sforzo fisico e dell’efficienza del sistema immunitario. Inoltre migliora anche la funzionalità del sistema nervoso, attivando capacità mentali come la memoria, la concentrazione e l’apprendimento.

La sua capacità di riequilibrare il tono dell’umore lo rende un ottimo alleato contro le sindromi depressivo-asteniche, mentre le sue proprietà antiossidanti gli consentono di contrastare la formazione di radicali liberi, solitamente più intensa nei periodi di stress.

Il Ginseng è indicato per l’organismo maschile, sconsigliato per quello femminile in cui potrebbe determinare irritabilità e iperattività.

Da evitare la somministrazione serale che potrebbe causare ipereccitabilità; da non assumere da pazienti cardiopatici, ipertesi, in terapia con anticoagulanti, con alcuni antidepressivi, con farmaci ipoglicemizzanti e con l’insulina, da soggetti ipereccitabili con insonnia, in pediatria, in gravidanza e allattamento.

Sia per la maggiore tollerabilità che efficacia, la formulazione migliore è l’estratto molle della varietà rosso-coreana (trattamento a vapore delle radici secondarie e successiva essicazione).

Per un intervento più delicato, rispettoso delle esigenze e della fisiologia della donna, è preferibile l’Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus), adattogeno ad azione aspecifica sull’organismo, in grado di migliorare particolarmente l’efficienza del sistema immunitario, oppure la Rodiola (Rhodiola rosea).

La Rodiola aumenta la produzione e il rilascio di neurotrasmettitori quali la serotonina e la dopamina, e di conseguenza aiuta a controllare gli stati depressivi più leggeri e la fame ansiosa. Inoltre migliora la reattività dell’organismo nei periodi di stress, favorisce il recupero dell’energia fisica e mentale e stimola alcune funzioni cognitive come l’attenzione e la memoria.

Per percepire i benefici del trattamento con gli adattogeni è necessario un utilizzo costante di almeno 2 settimane. L’uso può protrarsi per 4-6 settimane.

STIMOLANTI

Tra gli stimolanti, il Guaranà (Paullinia sorbilis) è uno dei più noti. Dai semi di questa pianta si ricava un estratto secco concentrato in caffeina (rispetto al caffè ne contiene da 2 a 5 volte in più). Gli effetti di questa stimolazione si concretizzano quasi subito con uno stato di veglia più attivo, una diminuzione del senso di fatica, una maggiore lucidità mentale, un aumento del rendimento fisico e della resistenza dell’organismo. Utilizzato anche solo per brevi periodi, il guaranà può diventare un alleato prezioso per contrastare gli stati di affaticamento psico-fisico, preferibilmente in associazione ai rimedi adattogeni che possono essere utilizzati per periodi più lunghi in piena sicurezza.

Attenzione: il Guaranà può causare insonnia, ansia e tachicardia, nausea, vomito e diarrea. Usare con attenzione in soggetti cardiopatici ipertesi, in terapia con antidepressivi e psicoattivi. Si sconsiglia la somministrazione insieme a succo di pompelmo e con alimenti “nervini” quali cioccolata, the, mate.

AROMATERAPIA

Anche gli oli essenziali possono aiutarci a contrastare la fatica e ricaricare il corpo e il cervello di energia e vitalità.

L’olio essenziale di Menta piperita è molto utile per allontanare la fatica e ricaricarsi di energia. Questa varietà di menta ha la capacità di migliorare la concentrazione, alleviare lo stress e combattere la stanchezza psico-fisica grazie alla sua azione tonificante. Il modo migliore per usare quest’olio essenziale è la diffusione ambientale nei luoghi in cui permaniamo abitualmente: casa e ufficio, per esempio. Per questo possiamo mettere qualche goccia di olio essenziale di menta piperita in un diffusore e diffonderne l’aroma quando sentiamo un calo fisico o di concentrazione.

 
Indietro
Indietro

Smart working: come creare un home office confortevole con gli oli essenziali

Avanti
Avanti

Il sonno del bambino