Bagno di Bosco BIO - Italia
10 ml
Tesoro delle Dolomiti
Prende ispirazione dalla pratica giapponese dello “Shinrin-yoku” (letteralmente “bagno di bosco”) che significa “immergersi nell’atmosfera del bosco” per rilassarsi e rigenerarsi. Studi internazionali confermano infatti che l’immersione nella vegetazione di un bosco rinforza il sistema immunitario, riduce gli ormoni dello stress, migliora l’umore e le capacità cognitive. Tutti questi benefici sono attribuiti in parte a sostanze volatili, i monoterpeni, contenuti negli oli essenziali di foglie e resine degli alberi che crescono nei boschi.
Miscela Bagno di Bosco delle Dolomiti è un tuffo nel benessere, un respiro puro, intenso e balsamico degli oli essenziali di abeti e pini dei boschi incontaminati e di straordinaria bellezza delle Dolomiti.
+ Biologico
+ Prodotto locale
+ Non testato su animali
ABETE ROSSO
Profilo Botanico
Il nome botanico dell’abete rosso è Picea obovata Ledeb. Si tratta di una pianta che fa parte della famiglia delle Pinaceae ed ha origine nelle regioni montuose dell’Europa e dell’Asia settentrionale. È caratteristico della Germania del Nord, delle Alpi, della Russia e della Norvegia.
L’olio essenziale deriva dalla distillazione in corrente di vapore delle foglie ed è costituito in prevalenza da monoterpeni come β-pinene, α-pinene e limonene, e anche da canfene, mircene, β-fellandrene, bornilacetato, borneolo. Queste molecole conferiscono all’olio un profilo olfattivo unico che richiama sentori balsamici, freschi, tipici degli ambienti boschivi.
Il suo profilo energetico è di tipo Yang-Yin e la sua simbologia planetaria richiama Sole, Saturno e Luna.
Descrizione della pianta, particolarità e uso popolare
Le tradizioni di questa maestosa pianta risalgono a diverse popolazioni.
Gli antichi egizi ne vantavano il suo utilizzo in quanto la sua forma evocava le piramidi dei Faraoni, le popolazioni germaniche ne attribuivano la nascita dall’ombelico della terra, e le popolazioni siberiche ne lodavano la sua maestosità con la cima che tocca il cielo e le radici che affondano negli inferi.
L’abete rosso è un albero di dimensioni notevoli che può raggiungere anche i 50 metri di altezza e ha elevata longevità. Il suo portamento è eretto con regolare forma piramidale e corteccia di colore rossastro.
In Italia l’abete rosso vegeta spontaneamente nelle sole Alpi. È utilizzato a scopo ornamentale e protettivo soprattutto per ripristinare aree boschive in seguito a disboscamenti o anche per prevenire il rischio di valanghe e controllare precipitazioni.
Il suo legno è di colore bianco-giallastro, ha una natura tenera e gode di ottime qualità tra cui la più spiccata in assoluto è la virtù di risonanza che lo pone tra i primi legni per la costruzione di tavole armoniche, strumenti musicali a corda come pianoforti, viole, violini e chitarre classiche.
Alcune parti della pianta come foglie e resina posseggono delle peculiarità importanti. Infatti dalla distillazione della resina si ottiene la Trementina, un prodotto utilizzato nell’industria delle vernici. Ma ancora più interessante è l’olio essenziale che si ricava dalla distillazione in corrente di vapore delle foglie e che viene utilizzato in aromaterapia.
La sua profumazione balsamica, aromatica e speziata conferisce a questo olio essenziale peculiarità uniche che richiamano sentori olfattivi propri di un prodotto esclusivo e speciale.
PINO CEMBRO
Profilo Botanico
Il nome botanico del Pino cembro è Pinus cembra L. Si tratta di una pianta che fa parte della famiglia delle Pinaceae ed ha origine nelle regioni montuose dell’Europa centrale. In Italia è presente nei boschi del Trentino Alto Adige e in alcune zone delle Alpi occidentali.
L’olio essenziale deriva dalla distillazione in corrente di vapore delle foglie e dei giovani rami ed è costituito in prevalenza da monoterpeni come α-pinene (45%), β-pinene (10%) e limonene (15%), e β-fellandrene (18%).
Queste molecole conferiscono all’olio un profilo olfattivo unico, fresco, resinoso, leggermente aspro, tipico degli ambienti boschivi.
Descrizione della pianta, particolarità e uso popolare
Il Pino cembro, chiamato anche semplicemente cirmolo o cembro o zirmo, è un arbusto sempreverde aghifoglie del genere Pinus che può raggiungere i 20-25 metri di altezza ed una circonferenza di 1 metro. È l’unico pino a 5 aghi presente spontaneamente in Europa. Si tratta di una specie a lento accrescimento e molto longeva.
La sua chioma è compatta e di colore verde scuro. Il tronco è robusto, contorto negli alberi vecchi, con corteccia liscia e di colore verde-grigiastro nelle piante giovani, ruvida e squamata nelle piante adulte. Le gemme sono resinose ed hanno forma ovoidale con apice appuntito. Le foglie sono aghiformi e rimangono sulla pianta per 3-5 anni.
Il pino cembro è una specie monoica che presenta fiori maschili e fiori femminili sulla stessa pianta.
L’impollinazione è ad opera del vento. In due anni si sviluppa una pigna, cilindrica, di colore bruno violaceo a maturità, contenente semi senza ala. La diffusione dei semi di cirmolo è facilitata dall’attività della nocciolaia (Nucifraga cariocatactes L.), un corvide che estrae i semi dai coni e li nasconde nel terreno per farne delle scorte alimentari.
Dal Pino cembro si ricava un legno tenero e di facile lavorazione che viene impiegato in modo particolare per le sculture. Questa pianta inoltre viene impiegata nei rimboschimenti di protezione e negli interventi di recupero ambientale.
Da antiche tradizioni si è a conoscenza del fatto che il cirmolo viene chiamato “legno lunare” poiché per essere lavorato al meglio va tagliato durante la fase lunare calante. In questo modo il legno non si piega e i manufatti hanno una durata maggiore.
Il pino cembro viene anche chiamato “albero del sonno” per le sue proprietà rilassanti.
PINO MUGO
Profilo Botanico
Il nome botanico del Pino mugo è Pinus mugo Turra ssp. mugo Zenanri. Si tratta di una pianta che fa parte della famiglia delle Pinaceae ed ha origine nelle regioni montuose dell’Europa centrale e meridionale. Viene prodotto prevalentemente in Austria, ex Iugoslavia, Danimarca e Italia.
L’olio essenziale deriva dalla distillazione in corrente di vapore delle foglie e dei giovani rami ed è costituito in prevalenza da δ-3-carene (20%), β-fellandrene, α-pinene, mircene, β-pinene, limonene, β-cariofillene, acetato di bornile. Queste molecole conferiscono all’olio un profilo olfattivo unico, fresco, balsamico, dolce, tipico degli ambienti boschivi.
Descrizione della pianta, particolarità e uso popolare
Il Pino mugo, chiamato anche “pino pumilio” e “pino montano”, è un arbusto sempreverde aghifoglie del genere Pinus alto da 2 a 5 metri. È il pino più piccolo che esista allo stato spontaneo e per questo motivo è chiamato anche “pino nano”. Ha un portamento cespuglioso con rami sdraiati, corteccia grigio-bruna e foglie aghiformi e robuste di colore verde scuro.
La fioritura avviene ad aprile-maggio e porta alla formazione degli strobili (coni o pigne) di forma conico-ovoidale contenenti dei piccoli semi scuri con un’ala membranosa che li fa volare lontano.
Il suo habitat preferito è a quota 1500-2300 metri.
Si tratta di un albero protetto e sfruttabile solo in alcuni periodi dell’anno in maniera regolata.
La mitologia greca descrive il Pino come la pianta eterna dalla linfa benefica che sgorga dalle incisioni della sua corteccia, motivo per cui la resina veniva impiegata durante le cerimonie sacre.
Il legno del Pino mugo, di media durezza ma elastico, viene utilizzato per ricavare utensili da cucina e per cerchiare le botti. La sua resina viene impiegata nella preparazione di linimenti utili nelle forme reumatiche e nelle affezioni polmonari.
L’olio essenziale viene usato come aromatizzante in preparazioni farmaceutiche per tosse, raffreddore, congestione nasale, e in linimenti analgesici. E’ impiegato come componente di fragranza in saponi, prodotti per l’igiene personale, prodotti per il bagno e profumi, nonché nell’industria alimentare per molti generi alimentari, alcolici e bibite analcoliche.
Avvertenze: evitare di applicarlo sulla pelle prima di esporsi al sole perché è fotosensibilizzante.