Miscela Agrumi BIO - Italia
10 ml
Tesoro della Sicilia e della Calabria
Nella mitologia greca, le Esperidi erano ninfee che custodivano un giardino di preziosi “frutti dorati”: gli agrumi. Miscela Agrumi si ispira ad un cocktail di agrumi appena spremuto e regala un’incontenibile esplosione di energia solare. Le note raffinate e floreali del Bergamotto di Calabria incontrano tutta la dolcezza dell’Arancio dolce e la freschezza acerba del Limone di Sicilia.
+ Biologico
+ Prodotto locale
+ Non testato su animali
BERGAMOTTO
Profilo Botanico
Il nome botanico del bergamotto è Citrus x bergamia Risso et Poiteau. Fa parte della famiglia delle Rutaceae ed è una pianta originaria dell’Asia tropicale. Oggi il centro di produzione più importante al mondo per quantità e qualità di bergamotto è rappresentato dalla fascia costiera di Reggio Calabria che si affaccia sul mar Ionio grazie al microclima “tropicale temperato umido”.
L’olio essenziale si ricava dalla spremitura a freddo della scorza fresca del frutto maturo o quasi maturo, ed è costituito da monoterpeni come il limonene, esteri come l’acetato di linalile, alcoli come il linalolo, furocumarine come il bergaptene. È caratterizzato da un colore chiaro giallo-verdognolo e possiede un aroma fresco, fruttato, dolce con una nota un po' fiorita. Il suo profilo energetico è moderatamente yang e nella simbologia planetaria richiama il Sole.
Descrizione della pianta, particolarità e uso popolare
Il bergamotto, di origine asiatica, fu importato da Cristoforo Colombo di ritorno dalle isole Canarie e da lì poi si diffuse nell’Italia meridionale, soprattutto in Calabria e in Sicilia. Alcune fonti riconoscono invece come patria del bergamotto la Cina o la Grecia, altre ancora ritengono probabile che questo agrume sia autoctono della Calabria perché già nel XIV secolo risultano testimonianze storiche dell’utilizzo di questo agrume, Limon pusillus calaber.
Per quanto riguarda il nome, l’etimologia fa pensare alla parola turca “Beg Armodi” ovvero Pero del Signore per la sua similarità con la forma della pera bergamotta.
Il bergamotto è un albero sempreverde alto circa 4 metri che presenta rami irregolari e divaricati a costruire la tipica chioma a vaso aperto. Le foglie sono ovali e lisce di un colore verde lucente e i fiori sono profumatissimi. In gergo il fiore viene battezzato zagara termine che richiama il dialetto siciliano e a sua volta prestato dall’arabo “zahra fiore”. I fiori vengono bottinati dalle api le quali danno poi origine ad un miele monofloreale o agrumato.
I frutti del bergamotto sono giallo-verdastri, di dimensioni inferiori a quelle di un’arancia, dalla buccia sottile e intensamente aromatica. Vengono coltivati in tre cultivar: femminello, castagnaro e fantastico.
L’olio essenziale, estratto per spremitura a freddo dalla scorza, è in assoluto l’essenza più pregiata utilizzata nell’alta profumeria. Oltre allo spettro agrumato presenta infatti dei sentori floreali che altri agrumi come arancio e limone non posseggono.
Le note olfattive del bergamotto possono variare a seconda della zona di coltivazione e del momento della raccolta. L’essenza è più fresca nei frutti coltivati più a sud della costa calabra e più floreale in quelli della zona settentrionale. Inoltre quando la raccolta avviene ad inizio stagione (fine novembre) l’essenza è più verde, mentre compaiono sfumature più fruttate e rotonde nel raccolto di fine stagione (marzo-aprile).
Il bergamotto compare nel mondo dei profumi a metà del 1700 nell’acqua mirabilis, una creazione tutta italiana di Gianpaolo Feminis il quale emigrato a Colonia nel lontano 1680 formulò questa profumazione con spremitura manuale delle scorze di bergamotto. Questo profumo fu poi brevettato come acqua di Colonia ed ebbe un seguito a dir poco mondiale.
Oltre all’industria profumiera e cosmetica, il bergamotto sta riscontrando un utilizzo sempre più crescente anche nel settore farmaceutico.
Oggi il Bergamotto di Reggio Calabria ha ottenuto il riconoscimento DOP (Denominazione di origine Protetta).
ARANCIO DOLCE
Profilo Botanico
Il nome botanico dell’arancio dolce è Citrus aurantium var. sinensis, Citrus aurantium L. var. dulcis.
È conosciuto anche come arancio della Cina, arancio del Portogallo e melarancio. Fa parte della famiglia delle Rutaceae ed è una pianta originaria della Cina. Oggi viene coltivata nelle zone del Mediterraneo come la calda terra della Sicilia, negli Stati Uniti (California e Florida) e in Brasile.
L’olio essenziale si ricava dalla spremitura a freddo della scorza fresca del frutto maturo, ed è costituito quasi esclusivamente da limonene (monoterpeni), ma anche aldeidi come il citrale, alcoli come il linalolo, esteri come l’acetato di linalile, cumarine e furocumarine. È caratterizzato da un colore giallo-arancione o arancio scuro e possiede un aroma dolce, fruttato-fresco con note agrumate della scorza fresca del frutto. Il suo profilo energetico è moderatamente yang e nella simbologia planetaria richiama il Sole.
Descrizione della pianta, particolarità e uso popolare
L’Arancio dolce è un albero sempreverde che può arrivare fino a 12 metri. Presenta foglie ovali e lucide color verde scuro, lunghe spine, tronco e rami lisci, fragranti fiori bianchi e frutti con polpa dolce e membrane non amare. La maturazione dei frutti va da novembre fino alla primavera inoltrata dell’anno successivo.
Per spremitura a freddo delle scorze del frutto si ricava una pregiata essenza dal profumo dolce, delicato, fresco e fruttato. All’essenza vengono attribuite proprietà rilassanti e tranquillizzanti, digestive e depurative per il trattamento della pelle grassa.
La scorza del frutto è utilizzata ormai da secoli nell’arte culinaria sia per la creazione di piatti salati ma soprattutto dolci unendo le note olfattive a quelle gustative per una sensazione di “pienezza” piacevole e intensa allo stesso tempo.
L’olio essenziale può essere aggiunto agli impasti di dolci e prodotti da forno e anche alle bevande per conferire loro proprietà tonico-digestive. Rappresenta inoltre il materiale di partenza per isolare il limonene naturale.
LIMONE
Profilo Botanico
Il nome botanico del limone è Citrus limon L. Fa parte della famiglia delle Rutaceae ed è originario dell’Asia. È coltivato prevalentemente in Sicilia, Calabria, Spagna, Portogallo, Israele, Cipro, Florida, California e America del Sud.
L’olio essenziale si ricava dalla spremitura a freddo della porzione esterna della buccia fresca ed è costituito in prevalenza da monoterpeni come il limonene con piccole quantità di canfene e terpinene, aldeidi come il citrale e il geraniale, alcoli come linalolo e terpineolo, cumarine e furocumarine. È caratterizzato da un aroma fresco, agrumato e leggero e da un colore che va dal giallo al verde. Il suo profilo energetico è yang e nella simbologia planetaria richiama il Sole.
Descrizione della pianta, particolarità e uso popolare
Si pensa che il limone provenga dalla Cina e che furono i Romani ad importarlo per primi dall’Oriente come testimoniato da alcuni affreschi di Pompei del I secolo d.C. La coltivazione intensiva sui litorali mediterranei della Sicilia e della Spagna avvenne però solo nel Medioevo ad opera di Arabi e Crociati di ritorno dalla Terra santa.
Il limone è un antico ibrido, probabilmente tra il pomelo e il cedro, ma da secoli è una specie autonoma che si riproduce per innesto e talea.
È un albero sempreverde, alto fino a 6 metri, con chioma globosa, foglie ovali dentellate e fiori molto profumati. I frutti sono ovali o fusiformi e con la maturazione da verdi diventano gialli. A differenza di altri agrumi, i limoni possono maturare anche una volta staccati dalla pianta.
I limoni fioriscono sia in primavera che in autunno e producono frutti tutto l’anno.
Si tratta di un antico ibrido, probabilmente tra il pomelo e il cedro, ma da secoli è una specie autonoma che si riproduce per innesto e talea.
L’olio essenziale di limone si ricava dalla parte esterna delle bucce dei frutti per spremitura a freddo mentre l’olio essenziale di petitgrain di limone si ottiene dalle foglie per distillazione in corrente di vapore.
L’olio essenziale di limone viene impiegato in aromaterapia e in farmaceutica come agente aromatizzante. Trova largo impiego come componente di fragranza in saponi, detergenti, eau de toilette e profumi. Infine è molto richiesto nell’industria alimentare, soprattutto in alcolici e bibite analcoliche.
Avvertenze: evitare di applicarlo sulla pelle prima di esporsi al sole perché è fotosensibilizzante.